Ledragomma srl

Equilibrio e CoreStability

La zona del CORE è costituita da 4 strati muscolari.

Il più profondo è detto UNITÀ INTERNA, ha forma cilindrica:
– il diaframma forma la parte superiore
– il pavimento pelvico forma la base
– il trasverso la parte frontale
– il multifido la parte posteriore

L’UNITÀ ESTERNA è composta principalmente da:
– obliquo interno ed esterno
– retto dell’addome
– erettore spinale
– gran dorsale
– grande gluteo

Il sistema obliquo posteriore dell’unità esterna comprende il gran dorsale, il grande gluteo e la porzione della fascia toracodorsale che interviene nel movimento.

Il sistema obliquo anteriore comprende gli obliqui esterni ed interni, gli adduttori contro laterali della coscia e la fascia addominale anteriore che interviene nel movimento.

Il sistema laterale comprende il medio e piccolo gluteo e gli adduttori contro laterali della coscia.

Il sistema longitudinale profondo comprende l’erettore della colonna, la lamina profonda della fascia toracodorsale, il legamento sacro tuberoso ed il bicipite femorale.

I muscoli dell’unità interna sono deboli e non sono progettati per svolgere azioni di potenza. Sono muscoli anticipatori: si attivano prima che inizi il movimento e mantengono un livello di contrazione basso durante tutto il processo del movimento. (Hodgs e Richardson 1993,1997)
La contrazione sincrona e simultanea del diaframma, dei muscoli del pavimento pelvico, del trasverso dell’addome e del multifido, con il retto dell’addome (unità esterna) e con gli addominali obliqui (unità esterna), determina un aumento della pressione intra-addominale e “costruisce” un cilindro rigido attorno al quale si sviluppano i movimenti degli arti.
Il sincronismo di contrazione dei muscoli delle unità interna ed esterna consentono un efficace stabilizzazione.
Il CORE STABILITY è concepita come l’abilità di controllare le variazioni di posizione del tronco nei confronti della pelvi, al fine di ottimizzare la produzione, il controllo ed il trasferimento di forza, dal centro alla periferica e viceversa.
La STABILITÀ che ci ha permesso di alzarci e mantenere la nostra posizione eretta, ha sede nel CORE. Può capitare di perdere la stabilità primitiva e questo può innescare un processo di reazioni che generano disfunzioni, squilibri e compensazioni.
È quindi di fondamentale importanza tenere presente i principi operativi della nostra stabilità, quali l’equilibrio e l’allineamento posturale dinamico, ricordandoci pertanto di allenare

  • I movimenti e non i muscoli
  • gli schemi motori fondamentali, prima degli schemi sport/specifici
  • prima la forza del core, poi la forza delle estremità
  • prima con il peso del corpo e poi con resistenze esterne
  • prima la stabilità e poi la mobilità
  • i movimenti spirali, diagonali, front to back, side to side e rotational

Studio effettuato dal Prof. Roberto Peressutti – Parte del testo è stato rilevato dalla tesi di laurea in Scienze Motorie “Core stability e allenamento”, su autorizzazione del candidato Dr. Elvio Alvaro e del relatore Prof. Luca Trucchi Università di Torino.

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